È morto oggi Andrea Camilleri, scrittore siciliano e inventore delle avventure dell’intramontabile commissario Montalbano. Aveva 93 anni e aveva trascorso le ultime settimane in gravi condizioni all’ospedale Santo Spirito di Roma.
Montalbano, il personaggio più celebre tra le sue creazioni, fu ispirato alla figura del padre Giuseppe. «Era un uomo leale, ironico, coraggioso, generoso. Insomma: Montalbano. È stata mia moglie, che l’ha conosciuto bene, a farmelo notare: “Montalbano è per tre quarti tuo papà, e tu hai scritto una sua lunga biografia”. Ha ragione», queste le parole di Andrea Camilleri riguardo al personaggio.
A 33 anni inizia la carriera da regista teatrale e televisivo e per la Rai e si occupa della produzione di telefilm molto famosi come il Tenente Sheridan e Le indagini del Commissario Maigret. Dalla seconda metà degli anni Sessanta fa l’insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e poi dal 1977 per i seguenti vent’anni torna sulla cattedra dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. L’attore Luca Zingaretti, prima di diventare il volto del Commissario Montalbano, fu uno dei suoi allievi, e racconta: «Era un eccezionale affabulatore, molto bravo a trovare il dettaglio originale nel gesto quotidiano. Magari ci inchiodava due ore sull’uomo che aveva appena visto prendere il cappuccino. Che poi è anche la grandezza del suo modo di scrivere».
La carriera da scrittore di Andrea Camilleri non ha avuto un inizio roseo; il suo primo romanzo, Il Corso delle Cose (1978) venne rifiutato da dieci editori. È dal secondo romanzo che finalmente le cose iniziano a muoversi, per arrivare poi al vero successo letterario nel 1994, con La Forma dell’Acqua, il primo romanzo giallo che vede Montalbano come protagonista. Nella sua carriera ha venduto più di 18 milioni di copie, superando i 100 libri pubblicati. In poco tempo Montalbano ha conquistato tutti anche attraverso lo sceneggiato tv, interpretato dall’attore Luca Zingaretti.
Andrea Camilleri è stato un uomo, una mente ed un artista geniale, che ci ha regalato le sue meravigliose storie e ci ha intrattenuto con i suoi racconti. Non possiamo che ricordarlo con grande orgoglio ed affetto e ringraziarlo per il suo contributo alla letteratura e alla cultura italiana.