Derry Girls, la mini-serie comedy composta da sei episodi creata da Lisa McGee, racconta le disavventure di un gruppo di ragazze dell’Irlanda del nord negli anni ’90. Matte e inclini a dire moltissime parolacce, non hanno paura di far sentire il loro irresistibile – e a tratti incomprensibile – accento.
Erin (Saoirse-Monica Jackson) è la protagonista, appartengono a lei le prime parole in apertura della serie, anche se vengono pronunciate in realtà da sua cugina Orla (Louisa Harland) che sta leggendo il suo diario senza permesso. Insieme a loro le amiche Michelle (Jamie-Lee O’Donnel), Clare (Nicola Coughlan) e l’aggiunta maschile James (Dylan Llewellyn), unico inglese del gruppo. Le loro vicende si dividono tra l’ambiente familiare e quello della scuola cattolica che frequentano, mentre sullo sfondo scorre il conflitto nordirlandese.
Una comedy esagerata e politicamente scorretta che non vuole fare cronaca serrata di un periodo storico né vuole fare la nostalgica: ne è testimone la scelta di Dreams dei Cranberries nella colonna sonora. Derry Girls scavalca del tutto questi argomenti e li pone solo come inquadramento storico nello sfondo. L’apparente contesto rigido e chiuso della scuola religiosa nasconde una comicità grottesca e sfacciata. La stessa suor Michael (Siobhan McSweeney) si insinua con osservazioni spontanee che risultano esilaranti. Il cast si conferma eccellente viste le ragazze protagoniste, memorabilmente espressive e da un accento incredibile.
Si vedono tratti di altre serie britanniche, tra cui l’immancabile Skins e This is England. Ma al contrario delle altre, Derry Girls è una serie che non rinuncia al suo cuore adolescente pieno di figuracce, amiche ridicole e inseparabili e occasioni bruciate. La violenza che c’è intorno a loro fa solo da sottofondo, influenza le loro vite senza diventarne la colonna portante.
La prima stagione di Derry Girls è disponibile su Netflix e la consigliamo a tutti: è breve, spassosa e nessuno può resistere al loro accento spiccatamente irlandese.