È morto Franco Zeffirelli all’età di 96 anni, nato a Firenze nel 1923 all’anagrafe conosciuto come Gianfranco Corsi, nato da un’unione illegittima di una coppia di amanti. Franco Zeffirelli si può definire un’artista poliedrico in quanto è stato un regista, sceneggiatore, scenografo e politico italiano.
Durante un’intervista ad un settimanale raccontò come venne fuori il nome Zeffirelli, inizialmente doveva chiamarsi Zeffiretti come un’aria di Mozart, ma l’impiegato sbagliò a scrivere e mise le elle al posto delle ti. Ha vissuto una vita travagliata, il mancato riconoscimento del padre avvenuto solo all’età di 19 anni in seguito alla morte della madre, una vita passata in Istituto finché non viene adottato dalla zia. La sua vita Franco Zeffirelli la racconta in un film del 1999 “Un tè con Mussolini”.
Dopo la guerra di diploma all’Accademia delle Belle Arti diventando cosi scenografo e aiuto regista di Luchino Visconti, con cui intraprende una relazione amorosa. La loro relazione però si interrompe ben presto in seguito ad un furto subito in casa da Visconti e Franco Zeffirelli viene indagato insieme ai domestici. Esordisce con la sua prima opera Franco Zeffirelli nel 1957, come regista della commedia Camping, nel 1947 invece esordisce come attore in un film di Anna Magnani.
Il successo internazionale arriverà intorno agli anni ’60 in cui gira il documentario dell’alluvione di Firenze del 1966, e nel 1967 con il film “La bisbetica domata” con Elisabeth Taylor e Richard Burton, porta a casa anche ben tre David di Donatello. Nel 1968 gira Romeo e Giulietta e viene nominato all’Oscar e vince un altro David di Donatello.
Durante gli anni ’80 dirige cinque film tratte dalle opere liriche, Pagliacci, Cavalleria Rusticana, La Traviata e Otello tra i protagonisti c’è anche Placido Domingo. Nel 1991 vince un altro David di Donatello con il film Amleto, il personaggio protagonista è interpretato da Mel Gibson.
Nel 1994 entra in politica e diventa senatore per due legislature con il partito Forza Italia. Franco Zeffirelli è uno dei pochi registi italiani che si dichiara politicamente, ma rimane purtroppo deluso dall’esperienza politica.
Nel 2002 ottiene il David alla carriera e nel 2004 viene nominato dalla Regina Elisabetta II Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico. Purtroppo oggi si è spento all’età di 96 anni.