Il 4 Maggio del 1929 vicino Bruxelles nasceva Audrey Hepburn, l’icona di fascino talento e bellezza che ha incantato tutti. A distanza di anni si parla sempre di lei come un esempio di donna da seguire, mai fuori posto, sempre gentile con tutti e garbata nei modi. Eppure Audrey Hepburn si vedeva brutta, come tutte le donne trovava in lei dei difetti, pensava di avere il naso grosso, i piedi troppo grandi e il fisico troppo asciutto. Ma Audrey Hepburn era una donna dal carattere forte, una donna che ha vissuto un’infanzia difficile abbandonata dal padre e sopravvissuta all’occupazione nazista. Figlia di una stella del cinema, la baronessa Ella Van Heemstra che trovò la fama in Olanda dove si rifugiò con la figlia durante l’occupazione.
Il sogno di Audrey Hepburn era quello di diventare una étoile della danza, ma fu un sogno che abbandonò ben presto perché soffriva di malnutrizione durante la Resistenza, l’attrice però non si perse mai d’animo e finita la guerra iniziò a entrare nel mondo del cinema a piccoli passi. Iniziò a recitare in piccoli film con piccole parti, poi arrivò il film che le fece vincere l’Oscar con Vacanze Romane. Fu proprio l’attore statunitense Gregory Peck che volle il nome della Hepburn nei cartelloni promozionali del film. Nacque così un’icona del cinema che affermava uno stile tutto nuovo, unico, sofisticato, in un’epoca in cui spiccavano le curve mozzafiato, i capelli cotonati, i seni generosi che incarnavano un’altra icona del cinema Marilyn Monroe.
Ma Audrey Hepburn incantava tutti con le sue semplici t-shirt e i pantaloni a sigaretta, scollature a barchetta e i foulard annodati. Con la commedia romantica Sabrina, il suo nome fu legato per sempre a quello di Hubert de Givenchy, lui diventò il suo sarto nella vita privata e nel set e lei diventò la sua musa, l’attrice indossò durante la premiazione degli Oscar un abito bianco con i fiorellini, che è stato definito il miglior abito della storia indossato agli Academy Awards. Ballò con l’affascinante Fred Astaire in Cenerentola a Parigi, e con Colazione da Tiffany fissò le regole del tubino nero per eccellenza. La sua semplicità era una regola di vita, seguita da una rigida educazione impartita dalla madre fin da bambina, dietro al radioso sorriso non faceva mai trasparire nulla della sua tormentata vita sentimentale. Il primo matrimonio con Mel Ferrer, dal quale ebbe un figlio Sean, non era stato un rapporto felice soprattutto per il brutto carattere del marito e ne chiese il divorzio.
Si sposò una seconda volta con il medico italiano Andrea Dotti dalla quale nacque il secondo figlio Luca. Per quest’ultimo marito, Audrey aveva lasciato Hollywood per trasferirsi a Roma e dedicarsi alla famiglia e ai figli. Ma neanche con lui il matrimonio ebbe molto successo, cresciuti i figli si separò e si trasferi nel suo rifugio a Tolochenaz. Nonostante gli anni trascorrevano, niente è mai riuscito a scalfire la sua bellezza, venne nominata ambasciatrice dell’Unicef nel 1988. L’attrice si spegnerà il 20 gennaio 1993 e rimarrà sempre per tutti noi un’icona di bellezza e di eleganza.