Parasite è una tragicommedia coreana del regista Bong Joon-Ho, si tratta della sua ultima opera e debutterà il 7 novembre. E’ stata presentata a Cannes ed è stata subito premiata con la Palma d’oro, negli Stati Uniti invece è stata scelta per concorrere agli Oscar del 2020.
Ma di cosa parla esattamente Parasite? Vi abbiamo fatto una breve sinossi della pellicola che troverete qui sotto.
La famiglia di Ki-Taek è una famiglia povera, che vive in un semiinterrato con solo tre stanze, non hanno wi-fi, non hanno grandi pranzi né grandi cene, vivono con la muffa che gli impregna i vestiti. Anche se la famiglia di Ki- Taek è povera non le manca il sorriso.
Il papà negli anni ha provato tutto, si è inventato autista, piegatore di scatole, pasticcere e anche parcheggiatore, purtroppo però adesso è disoccupato e ha insegnato ai figli come arrangiarsi con poco. Ki- Woo il figlio più grande si è finto studente universitario su pressione di un amico più ricco e colto e ha chiesto alla sorella di falsificargli il libretto.
Ki- Woo ha bussato alle porte di una delle famiglie più ricche del Paese e la madre non appena l’ha visto gli si è capitolata ai piedi chiedendogli di impartire lezioni alla figlia… quello che accadrà dopo non ve lo possiamo anticipare perché il regista ha chiesto di non spoilerare nulla.
Quello che possiamo dirvi è che Parasite è una tragedia a tratti comica, ma che affonda le sue radici nei problemi quotidiani.
È anche un film a tratti divertente qualcuno lo ha anche definito una “commedia senza clown”, diciamo che è un misto definiamola più una tragicommedia.
Il regista è Bong Joon Ho è un regista cinematografico e sceneggiatore sudcoreano, nato nel 1969 a Taegu, il suo primo premio vinto è la Palma d’Oro a Cannes del 2019, aveva già presentato un’altra pellicola a Cannes nel 2006 The Host che diventò un film campione di incassi. Nel 2011 è stato scelto come Presidente della giuria del Festival di Cannes per la sezione Camér d’Or.