Rolling Thunder Revue il documentario di Martin Scorsese su Bob Dylan è arrivato sulla piattoforma Netflix il 12 giugno. Il documentario ambientato nel 1975 racconta la storia di Bob Dylan sotto una luce diversa, appare un cantante giocoso, espansivo cosi come non si era mai visto.
Il regista Martin Scorsese ha raccontato la storia di Bob Dylan attraverso immagini e video inediti, video rimasti abbandonati da anni.
Ma non è solo Bob Dylan ad essere raccontato, troviamo Joan Baez, Sam Shepard, Allen Ginsberg e Rubin Carter. Il film documentario vuole infatti rievocare la straordinaria musica di Bob Dylan attraverso il percorso personale. Il tutto ambientato in un’America del 1975 quando ormai la Nazione era in crisi sia economicamente che socialmente, un momento molto difficile che vede un autobus pieno di musicisti radunarsi verso il Rolling Thunder Revue.
Non si tratta quindi del solito documentario che vuole raccontare la storia di un artista ma bensì vuole raccontare la storia attraverso interviste e immagini inedite. Durante lo show che vedeva nomi importanti, quello di Bob Dylan venne cancellato dai biglietti, perché appunto si trattava di uno dei tanti musicisti che si sarebbe esibito sul palco. L’idea dello show era quello di mescolare diversi generi sullo stesso palco in modo da avere tanti stili riuniti insieme. Martin Scorsese ha lavorato al documentario per ben due anni, ma essendo impegnato in altri progetti non ha potuto lavorarci in maniera continuativa.
Rolling Thunder Revue è un documentario che va visto più volte per trovare i segreti nascosti, differentemente dagli altri progetti dedicati a Bob Dylan questo è stato prodotto con Netflix proprio per poter arrivare nelle case di tutti. In India c’è un villaggio, Shillong che festeggia ogni anno Bob Dylan, è un omaggio che il popolo del villaggio a voluto rendere a Bob Dylan.