Stranger Things e la nostalgia anni Ottanta

Cosa guardare dopo aver finito Stranger Things
Stranger Things, la serie ideata dai fratelli Duffer, ha conquistato il cuore dei suoi spettatori puntando tutto sul fattore nostalgia. La serie è una immensa citazione agli anni ’80, a partire dall’ambientazione fino ad arrivare alla colonna sonora, che gioca un ruolo essenziale per il risultato finale.

Il prepotente ritorno degli anni ’80 nella cultura pop odierna può essere considerato come un banale effetto di una ciclicità storica per cui ricordiamo con dolce nostalgia i bei tempi ormai andati.

Gli anni Ottanta sono stati quelli dell’inizio della rivoluzione digitale, dei cambiamenti sociali e ideologici, dell’esplosione della tv commerciale e delle serie televisive, quindi trovare conforto guardandosi indietro e ricordare come eravamo per distrarci da questo mondo veloce, complesso e popolato da crisi costanti, è più che comprensibile.

Matt e Ross Duffer sono ben consapevoli della potenza che si cela dietro il sentimento nostalgico e proprio per questo lo hanno usato come base su cui costruire Stranger Things, omaggiando e citando a volte sfacciatamente le familiari atmosfere di trent’anni fa. D’altronde molti dei creativi che in questo periodo stanno cavalcando l’onda del successo vengono proprio da quel decennio e sono quindi cresciuti con quel tipo di estetica, nutrendosene nei loro anni formativi.

 

Stranger Things propone personaggi ben caratterizzati legati principalmente da sentimenti semplici e nobili, come l’amicizia tra i ragazzini e l’affetto che le loro famiglie provano per loro. Gli anni Ottanta si fanno sentire forti nella colonna sonora, negli abiti, ma anche – e soprattutto – nei giochi e nelle parole dei piccoli protagonisti.

Proprio grazie ad un gioco in particolare, Dungeons and Dragons, riusciranno a dare un senso di realtà ai fatti sovrannaturali che vivono, comparandoli alle regole del loro gioco da tavolo preferito. Al contrario di come si potrebbe pensare, quindi, Stranger Things non è solo un cocktail di cult come i Goonies, X-Files, E.T. ed Alien.

La miniserie ci riporta ad un tipo di storia dal retrogusto vintage in cui i ragazzini sono coloro che salvano la situazione proprio grazie al loro essere poco più che bambini, mossi da un’amicizia pura e un legame indissolubile. E se nel loro tempo liberano giocano con il modellino del Millennium Falcon e guardano cartoni animati alla tv, ci ricordano ancora di più ciò che eravamo.

I fratelli Duffer, con la loro serie, ci invitano a guardare al passato, rifugiandoci in citazioni, film e canzoni che fanno ricordare in modo romantico un periodo ormai lontano.

Non ci resta quindi che aspettare la terza stagione di Stranger Things, che uscirà il 4 luglio 2019.

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