“Chi ha ucciso Laura Palmer?”; questa è la domanda che ha ossessionato milioni di telespettatori in tutto il mondo tra il 1990 e il 1991. Il quesito sorge già dalle prime scene di Twin Peaks, quando un corpo avvolto nella plastica viene lentamente trascinato a riva. La piccola cittadina si stringe a lutto quando si viene a scoprire che dentro quel telo di plastica c’è Laura Palmer, un’adolescente all’apparenza perfetta, amata da tutti. Ma non è come sembra. Segreti ed orrori pervadono le strade di Twin Peaks, celati da sorrisi, cordialità, caffè nero bollente e crostate alla ciliegia.
Ad accompagnarci in questa serie capolavoro di David Lynch e Mark Frost c’è la colonna sonora di Angelo Badalamenti. L’universo di Twin Peaks è costellato da altri personaggi che orbitano attorno a Laura Palmer (Sheryl Lee): i suoi migliori amici James e Dana, il fidanzato Bobby, le cameriere del Double R Diner, i suoi genitori, Audrey, la Signora Ceppo. Fanno tutti parte di un quadro più grande e fitto di misteri.
«Diane, undici e trenta di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks» Così esordisce Kyle MacLachlan (che aveva già lavorato con Lynch in Velluto Blu e Dune), l’Agente Speciale Dale Cooper, paladino del bene dal passato travagliato. Ha un istinto fuori dal normale ed è dotato di un genuino senso dello stupore. Sarà lui a portare avanti le indagini dell’omicidio, diventandone in un certo senso vittima.
Sebbene il motore narrativo di Twin Peaks sia innescato dal ritrovamento del cadavere di Laura Palmer, lei è assente dalla narrazione. Ciò che sappiamo di lei viene ricostruito attraverso un coro di voci che la raccontano nelle vesti di figlia, amica, fidanzata. Laura è l’oggetto misterioso che crediamo già di conoscere, a cui ci siamo affezionati non appena l’abbiamo vista esanime distesa sulla riva. Sarà lei a decidere l’appuntamento seguente, pronunciando le celebri “I’ll see you in 25 years” (La terza stagione tornerà infatti puntuale, venticinque anni dopo quella battuta).
L’intera storia progredisce su due binari, quello del mondo reale e quello onirico della Loggia Nera, dei nani che ballano, dei defunti che parlano al contrario, dei giganti e delle dimensioni spaziali protetta da gufi. Le due facce della medaglia finiranno per superare il labile confine che li separa, fondendosi in una spirale caotica e lugubre.
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