Vanilla Sky, dentro l’onirico

“Apri gli occhi”, questa è la frase iniziale del film Vanilla Sky, che non a caso è il titolo originale del film di Alejandro Amenabar da cui è ripreso, ma è anche una frase chiave per lo sviluppo della trama.

Vanilla Sky, dentro l’onirico

David Aames (Tom Cruise) è un uomo di fascino, dirigente di una casa editrice newyorkese, che conduce una vita agiata e senza troppi pensieri destreggiandosi tra il lavoro, il lusso e la compagnia di Julie (Cameron Diaz) di cui non è realmente innamorato. Una notte David incontra Sofia (Penelope Cruz), di cui si innamora perdutamente; ma dovrà fare i conti con Julie, che non è disposta a lasciarlo senza prima lottare. Qualcosa nella vita di David però cambia dopo l’incontro di Sofia, che considera come la ragazza dei suoi sogni.

Vanilla Sky, dentro l’onirico

Il film è un pendolo continuo tra realtà e sogno nella mente del protagonista, spostandosi su diversi archi temporali. Attraverso ciò che David racconta al suo psichiatra Curtis (Kurt Russel), scopriamo cosa si nasconde nella mente del personaggio.

Un thriller psicologico di Cameron Crowe che a momenti sfiora il romantico, sulla confusione tra il mondo reale e quello onirico, l’irruzione del caos nella propria vita e la perdita di controllo sulla propria vita. Il colore del cielo in un quadro di Monet che appare nell’abitazione del protagonista dà il titolo Vanilla Sky a questo remake. Durante l’intera pellicola infatti l’immaginario pop diventa una eco a cui il protagonista fa incosciamente appello attraverso copertine di dischi, quadri e suggestioni televisive. L’atmosfera onirica e la tensione del viaggio nell’inconscio del protagonista sono sapientemente cadenzate da un montaggio serrato non lineare e da flashback continui. Il colpo di scena, che in realtà è più una chiave esplicativa, arriva alla fine del film e rende il film un gioiellino di costruzione narrativa con un ottimo cast di attori.

Vanilla Sky, dentro l’onirico

In un periodo storico in cui la pratica del remake viene sempre di più utilizzata, Vanilla Sky dimostra che se questo tipo film viene realizzato da persone capaci di re-interpretare con ingegnosità un’idea, il progetto reinventato può diventare ancora più interessante del prototipo.

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