Velluto Blu, l’opera d’arte di David Lynch

L’autore David Foster Wallace una volta disse: “A Quentin Tarantino interessa guardare uno a cui stanno tagliando un orecchio; a David Lynch interessa l’orecchio”. Una descrizione particolarmente calzante per descrivere la poetica e l’onirismo di David Lynch, creatore di pilastri nel piccolo e grande schermo quali Twin Peaks e Mulholland Drive. Velluto Blu (conosciuto anche con il suo titolo originale Blue Velvet) è un film del 1986, ennesimo capolavoro di Lynch, basato sul dualismo luce-oscurità in cui le apparenze giocano un ruolo fondamentale.

Velluto Blu, l’opera d'arte di David Lynch

Nella sequenza iniziale della pellicola Velluto Blu viene mostrato uno stereotipato sobborgo americano, casa del protagonista Jeffrey (Kyle MacLachlan). Lumberton, un’accogliente cittadina nel nord ovest degli Stati Uniti, sembra stata dipinta da Edward Hopper: staccionate appena riverniciate, giardini curati, donne che guardano la tv e uomini che leggono il giornale. Il tutto invaso da un sole abbagliante che fa da cornice a questo patinato spaccato americano. Turbato dal malore che ha colto il padre, Jeffrey decide di fare una passeggiata per il quartiere. Nota che in mezzo ad un prato c’è un orecchio mozzato, e decide così di indagare sulla sua provenienza. Jeffrey porta il resto umano al detective e inizia una storia d’amore con sua figlia, Sandy, che lo aiuterà nella sua amatoriale investigazione. Verranno trascinati in una periferia malfamata e ben lontana dal loro mondo patinato. In questo scenario pericoloso entrerà in scena Dorothy (Isabella Rossellini), una cantante di un night e amante di Frank Boot.

Velluto Blu è un noir a cui sono stati scardinati i classici elementi del genere: non c’è una metropoli, né pioggia, nebbia o fumo. Al contrario, ad aprire le scene c’è una placida quiete provinciale. Il suolo marcio e brulicante di insetti, però mostra ciò che si cela dietro la facciata di scena, covato dalla collettività che vive tranquilla la sua routine, mentre nelle retrovie imperversano violenza, corruzione e ipocrisia. E se da un lato nega l’ambientazione classica del noir, dall’altra ne rimette in scena gli elementi principali: Un giovane annoiato che si cimenta nel mestiere del detective, un misterioso ritrovamento di un orecchio su un prato, una donna misteriosa e un interesse amoroso, il criminale sadico che veste i panni del male assoluto. E ancora, una cittadina apatica e forze dell’ordine corrotte e impotenti.

Velluto Blu, l’opera d'arte di David Lynch

Il finissimo voyeurismo, il riferimento ad un tessuto scuro, sensuale ed opprimente, un persuadente crescendo musicale, le rocambolesche peripezie che danno vita alla storia e la insaziabile componente onirica sono i fattori che disturbano e che contemporaneamente affascinano lo spettatore in questo inimitabile capolavoro cinematografico.

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